I territori menzionati nel “Catalogo delle navi” del Libro Secondo dell’Iliade rappresentati sulle isole contemporanee di Cefalonia e Itaca.
EGILIPA e CROCILEA, in base alla teoria di Nikos Livadas Toumasatos.
SAMI, in base alla maggior parte delle teorie su Cefalonia e Lefkada, nonchè sul nome locale “Samiko” relativo a Sant’Atanasio di Itaca.
TAFI, in base a nomi locali conservatisi fin dall'antichità.
ITACA, in base a tutte le teorie relative a Cefalonia occidentale. (Livieratos, Volteras, LIvadas, Gilles Le Noan, Kampanis, Bittlestone, Lykoydis).
DULICHIO, in base all’inclusione di Cefalonia meridionale come descritto nella mia estensione delle teorie di Nikos Livadas Toumasatos.
DULICHIO METROPOLITANA, a partire dalla nostra ricerca basata su idee e pubblicazioni su “Aιχμή” di Rodi de Fuca.
ITACA DI TRANSIZIONE, sulla base dell'oracolo di Tiresia in merito alla tomba di Ulisse situata lontano dal suo luogo di nascita, ma sulla stessa isola. Inoltre, dalla ritirata degli Achei e dal trasferimento delle ossa del re durante l’assalto dei Dori.
SAMI STORICA; forse includeva l'omerica Crocilea così come l'omerica Egilipa.
ZACINTO OMERICA.
Gli EPEI DI ELEA così come l'intera...
Espansione di DULICHIO METROPOLITANA sull’area della Ionia Centrale (Lefkada, Acarnania, Echinadi, Cefalonia).
IMMAGINE DELLA QUARTA DI COPERTINA
Immagine dalla collina di Hermes (Itaca omerica) dove si può notare la riva incavata della città e il difficile passaggio a piedi dal comune di Kefallinia all'Itaca dell'Odissea.
Questo lavoro è stato condotto dal nostro partner Rodi de FUCA.
I LUOGHI MENZIONATI NELLA NOSTRA RICERCA:
I SEDICI ARGOMENTI / PUNTI INCONTESTABILI DELL’ODISSEA CHE PORTANO ALLA SOLUZIONE: L’ITACA OMERICA È LA PENISOLA DI PALIKI A CEFALONIA
ASSISTENTE ALLA TRADUZIONE ITALIANA: Pietro Grassano (Milano, Italia). TRADUZIONI DA OMERO: Nikolaos F. Kampanis.
«...E Ulisse guidò i Cefalleni magnanimi...»
«...quando presi Nerico, la cittadella ben costruita sulla riva
della terraferma, a capo dei Cefalleni...»
LA GRANDEZZA DEI CEFALLENI E DELL’ITACA OMERICA non si adattano a nessun’altra isola a parte Cefalonia, la vera Itaca di Omero.
alberi con foglie tremolanti”).[/P]
Intorno ad essa, oltre a Itaca, c'erano Sami (l'odierna Thiaki), Dulichio e Zante.]
«...Ma io abito a Itaca con bei tramonti, e di fronte a lei c'è un monte Nerito,
coperto di foreste ondeggianti, che si vede da lontano;
e intorno ad essa si trovano molte isole dure l'una accanto all'altra,
Dulichio e Sami, e la boscosa Zacinto...»
«...Itaca stessa si trova più in basso e più a ovest,
di fronte ad altre isole che si estendono a est verso il sole,...»
L'alba arriva in ritardo qui, poiché è nascosta dal monte Ainos!
Come sottolineato, tutti gli altri candidati ad essere l’Itaca di Omero sono invece rivolti verso il sole! Inoltre essa viene descritta essere più in basso, come è Paliki, rispetto al resto di Cefalonia.
Questo argomento elimina Poros e Thiaki come candidate ad essere l'Itaca di Omero. Avrebbero potuto essere Lefkada o Assos…se solo avessimo girato leggermente la mappa a sinistra...
«...οὔθ ̓ ὅσσοι κραναὴν Ἰθάκην κάτα κοιρανέουσιν,
οὔθ̓ ὅσσοι νήσοισι πρὸς Ἤλιδος ἱπποβότοιο...» “
... nessuno di coloro che spadroneggiano sul lato roccioso di Itaca (sui castelli delle colline),
o nelle isole verso l'Elide nutrice di cavalli.”
Itaca o a Paxos? Questo argomento li rimuove dalla lista dei candidati ad essere l'Itaca di Omero.
«...Τὸν δὲ πάροιθεν ἀγίνεσκον νέοι ἄνδρες
αἶγας ἐπ ̓ ἀγροτέρας ἠδὲ πρόκας ἠδὲ λαγωούς· ...»
...Nei tempi passati i giovani erano soliti portare il cane
a caccia di capre selvatiche, cervi e lepri; ...
Durante il periodo omerico tale fauna poteva essere trovata solo a Cefalonia; di conseguenza Argo ci aiuta a capire che l'Itaca di Omero non può che essere Cefalonia.
età teneva le sue greggi a Cefalonia.
«...Questi erano stati portati dalla terraferma dai traghettatori,...»,
«... guai a me per l'irreprensibile Ulisse, che mi ha messo al comando del suo bestiame,
quando ero ancora ragazzo, nel municipio dei Cefalleni...».
Questa prova smentisce le teorie di Assos in Erissos, Fiskardo e Poros, come candidate ad essere l’Itaca di Omero, dal momento che non c'è bisogno di una zattera per viaggiare da Cefalonia a... Cefalonia.
Allo stesso modo, la candidatura di Lefkada è respinta, considerando che è l'Acarnania, e non la municipalità di Cefalonia, a trovarsi dall'altra parte di Lefkada.
7. «...e la nave correva per metà della sua lunghezza sulla riva
nella sua rapida corsa, a tale velocità era sospinta dalle braccia dei rematori...»
Odissea, Canto XIII, versi 114-115.
Scheria è un'isola, la cui distanza da Itaca è approssimativamente simile a quella della Tesprozia - punto di partenza dell'oracolo di Dodona - da Itaca; quindi questo è Kerkyra – Corfù.
Un già ben noto arenile di sabbia solida è il luogo utilizzato dai Feaci per portare Ulisse direttamente da Scheria – Kerkyra – Corfù, ad Atheras, sull’isola di Cefalonia.
Il porto settentrionale della Itaca di Omero si affaccia dritto verso la Scheria dei Feaci – cioè Corfù.
È su questa riva che lo spessore della sabbia permetteva a metà della nave di scivolare a riva per l'impeto esercitato dai rematori. Questo è possibile unicamente ad Atheraa o a Paliki - Cefalonia. Poiché Afales a Thiaki (Itaca odierna) e Assos in Erissos sono rivolti verso nord, le teorie relative a Fiscardo, Poros e Lefkada vengono respinte.
Abbiamo dimostrato che Scheria è Kerkyra – Corfù. Ciò è dovuto alle distanze al suo interno, alla distanza dall'Itaca di Omero, dalla sua prossimità con la Tesprozia e Dodona; ma anche dalla distanza dalle isole della comunità matriarcale come Malta e Gozo, nonché dai fenomeni meteorologici, dalle correnti marine e dalle condizioni climatiche.
È su una spiaggia settentrionale di Itaca a loro nota che i Feaci lasciano Ulisse.
In questo modo le teorie riguardanti Sivota, Nydri, Lefkada, vengono confutate. Si deve scartare anche la teoria di Paxos perché è vicina e non necessita un "viaggio di una notte" su una nave a remi. Le teorie rimanenti, come quelle che considerano i Feaci come immaginari, sono incompatibili con il pensiero omerico.
elementi seguenti:
A) Il tempo impiegato da Telemaco per salire sul pendio in modo da poter raggiungere la capanna di Emeo; in un punto da cui il porta non è visibile. Il porcaro non avrebbe mai potuto osservare gli arrivi delle navi dove Telemaco incontra suo padre. (Odissea Canto XV, versi 554-557 e Canto XVI, versi 1-4, 8: circa un'ora). Allo stesso modo, la lentezza dell'accesso a quel punto è confermata anche dal riferimento ai sandali saldamente legati ai piedi di Telemaco
B) Il tempo dedicato all'accoglienza, alla cena e alle discussioni. Chiede di sua madre, mangiano...
- "Chi è lo straniero?" Descrizione di Creta e della Tesprozia.
- "Lo straniero non deve venire in città, manderò dei rifornimenti!"
Odisseo travestito da mendicante parla a lungo. Telemaco spiega che ha il popolo dalla sua parte. Analizza il problema con i pretendenti e manda Eumeo da Penelope; tuttavia, chiede istruzioni su chi incontrare e chi evitare, poiché ovviamente non vuole essere visto da Laerte. (Odissea, Canto XVI, versi 5-155; totale 151versi, circa un'ora).
C) Il tempo di cui Eumeo ha bisogno: tre ore di cammino per raggiungere il palazzo. Lì incontra l'araldo giunto sulla nave appena arrivata, mentre nel recinto dei porci si verificano i seguenti eventi: Atena chiama Odisseo e lo trasforma. Telemaco pensa che sia una divinità, ma gli viene assicurato che Ulisse è stato trasformato da Atena.
Vi è quindi il lungo riconoscimento, in lacrime (mentre scende la notte).
- Come sei arrivato? A piedi?
- I Feaci mi hanno portato, abbiamo nascosto i doni con Atena, abbiamo stabilito il piano.
- Possiamo farcela da soli?
- Abbiamo Atena e suo padre...
Istruzioni per l'arrivo in città e perseveranza nelle umiliazioni, nascondiglio delle armi, pianificazione segreta, prova di lealtà di tutti. Altri dettagli. (Odissea Canto XVI, versi 156-322, totale 167 versi, circa tre ore).
La durata completa di questi eventi è quindi di circa cinque ore in totale (Odissea Canto XV, verso 554 - Odissea Canto XVI verso 322: 326 versi in totale).
Tuttavia, il tempo impiegato da Ulisse per coprire tutta questa distanza con un bastone da passeggio travestito da mendicante e camminando segretamente dietro Eumeo, lungo il sentiero impervio, avrebbe dovuto essere di circa quattro ore. Sono partiti dopo pranzo e sono arrivati prima di cena.
E' ovvio che la durata del viaggio della nave è molto lunga. Dura tanto quanto gli eventi che seguirono allo sbarco di Telemaco; la sua camminata in salita dalla riva del mare; le discussioni da completare; Eumeo che raggiunge il palazzo e incontra l'araldo di fronte a Penelope.
Al contrario, la distanza tra St Nikitas e Nydri è breve... le distanze possibili a Thiaki sono minime. Solo la circumnavigazione di Paliki poteva soddisfare queste specifiche.
Questa analisi ci porta quiindi a scartare tre possibilità:
- Il viaggio St. Nikitas – Nydri, poiché a St. Nikitas non esistevano né porti con moli, né Ulisse poteva raggiungere Eumeo a breve distanza da Nydri con molte ore di scalata in montagna.
Studiando questi elementi, non pare proprio possibile individuare un altro candidato che si adatti ad essere l'Itaca di Omero! Ciononostante, tutti questi elementi si adattano perfettamente a Paliki.
L'unica ragione per cui durante l'era omerica alla penisola di Paliki viene dato il nome di Itaca è proprio questo allineamento.
La parola Ithys significa dritto.
Le fotografie provengono da Lepeda e Loggo vicino a Lixouri.
- è Pallade-ΠΑΛΛΑΣ; e questo è un motivo in più per dimostrare che l'Itaca di Omero è Paliki di Cefalonia.
La distanza tra i due porti, come abbiamo analizzato nel Canto XVI, è infatti di mezza giornata.
Questo punto confuta quasi tutte le teorie alternative, perché esse collocano i due porti vicini l'uno all'altro (ad esempio a Lefkada). La Itaca attuale e Paxos, così come Assos in Eryssos, sono posti molto "piccoli" per adattarsi a questa differenza. Inoltre, la teoria di Poros è anche essa inconsistente, poiché essa colloca l'arrivo di Telemaco a Skala. Essa ambienta anche le gare di corsa di Telemaco in quel luogo, e più vicino a Pilo. Ciò significa che tale teoria implica che l’andata di Telemaco dura più a lungo del suo ritorno, ma nella realtà del poema è esattamente il contrario.
I compagni e Telemaco seguono l'ordine di Atena e dirigono la nave inizialmente verso le Echinadi, Arkoudi – Atokos; il mattino seguente osservano Fiskardo; evitano l'imboscata di Asteris sulla sinistra ben all'interno della profondità del pericoloso canale. Da lì, finiscono ad Atheras dove, inopinatamente, il loro arrivo coincide con quello di Ulisse dal Nord. Ulisse era in viaggio da Scheria a Corfù un giorno prima, in modo che il loro incontro potesse svolgersi nella capanna di Eumeo nelle aree remote di Itaca (sopra Atheras) – la prima spiaggia a Nord. Lì potevano incontrarsi a loro piacimento lontano dalla città.
… Lì, avrebbero fatto una chiacchierata tranquilla e organizzato il massacro dei pretendenti!
L’Odissea è l'opera di un solo uomo? Pare quasi si tratti invece di una produzione teatrale dai ritmi serrati, diretta in tempo reale, in luoghi ed eventi reali! Tra le sue altre qualità, Omero era un grande regista.
e Itaca, i Tesproti li avrebbero massacrati (li avrebbero appesi a testa in giù e avrebbero strappato loro il cuore come facevano gli Incas…), ma Ulisse li fermò sul nascere!
Taphios è dietro Paliki.
Negli anni di Laerte vi si svolgevano contrabbando e altre attività illegali in segreto. Il nome è stato salvato, per fortuna, da fonti cristiane, non certo per far risorgere Itaca e Atena, che sosteneva Ulisse. Il nome è stato salvato accidentalmente.
Questo fatto è ignorato da tutti, quindi i Tafi vengono collocati in maniera casuale, poiché si è dimenticato che la verità sta solo nelle descrizioni di Omero e non nell'immaginazione di coloro che lo parafrasano.
Una raccomandazione: "Non giocare con i contrabbandieri e i trafficanti di Taphios (hanno venduto Eumeo a Laerte quando era giovane), ti assalirebbero e affonderebbero la tua nave!”
N.d.T.). Come Atena dice a Ulisse:
τῶ τοι, ξεῖν’, Ἰθάκης γε καὶ ἐς Τροίην ὄνομ’ ἵκει…»
(Odissea, Canto XIII, versi 247-248)
“... Ci sono piccoli fiumi che scorrono tutto l'anno (ἐπηετανοὶ).”
Inoltre, i contenitori di argilla corinzia esposti nel museo di Vathy (nuova Itaca – Thiaki), rivelano che in epoca arcaica così come durante l'antichità classica, Thiaki, colonia post corinzia, importava acqua in un luogo dove i proprietari erano tradizionalmente nemici degli alleati ateniesi di Cefalonia e Kerkyra – Corfù.
Il nome di Petani nella parte occidentale di Paliki di Cefalonia deriva
dalla parola omerica ‘’ἐπηετανοὶ’’, che è legata all’anno: annuale,
per un anno, l’intero anno, un anno abbondante.
Su questa spiaggia l’approvvigionamento idrico è evidente
dalla ricca flora e se si scava nella sabbia, anche un po’ si trova acqua salmastra.
Di fronte e a sinistra di Petani si trova la bellissima spiaggetta di Sant’Elena.
βαλόντες ἐς Σικελοὺς πέμψωμεν, …»
...Questi ospiti gettiamoli in una nave a molti remi,
e mandiamoli ai Siculi….”
Odissea, Canto XX, versi 382, 383.
νηῦς δέ μοι ἥδ’ ἕστηκεν ἐπ’ ἀγροῦ νόσφι πόληος. …»
…dalla terra dei Sicani e qui sono venuto contro mia voglia.
La nave è qui ferma presso i campi, lontano dalla città...
Odissea, Canto XXIV, versi 307-308
εἰς Ἔχετον βασιλῆα, …»
….su una nera nave subito
Ti manderemo dal re Echeto,….
Odissea, Canto XXI, versi 307,308
... Come nel caso del viaggio di Telemaco da e verso Pilo (vedi Canti II, III e XV); come quando Ulisse arrivò dalla terra dei Feaci (vedi Canto XIII).
... Itaca appartiene a una vasta area geografica da cui un mendicante girovago può arrivare a piedi camminando sulla terraferma.
Questo è il punto fondamentale a favore di Lefkada e confuta totalmente le teorie di Thiaki e Paxos. Le teorie di Poros e Assos sopravvivono, mentre l'unica teoria che potrebbe battere anche Lefkada "sul suo terreno", in coerenza con la “sua” teoria, è Paliki!
La ragione è che raggiungere Itaca a piedi dall'altro versante è qualcosa di difficile per un capo dei Tafi (Canto I), così come nei Canti XIV e XVI (due volte) per un mendicante errante.
Inoltre, per Lefkada raggiungere la costa acarnanica è molto facile, ma per Paliki dal resto di Cefalonia è molto difficile a causa delle scogliere e delle rocce di Skavdolites.
ἐν πορθμῷ Ἰθάκης τε Σάμοιό τε παιπαλοέσσης,. …»
….perchè io gli tenda un agguato, vigilando,
al ritorno, nello stretto fra Itaca e Sami rocciosa (cit. Ugo Foscolo…! N.d.t.)….
e Odissea, Canto IV, versi 844-847:
«… ἔστι δέ τις νῆσος μέσσῃ ἁλὶ πετρήεσσα,
μεσσηγὺς Ἰθάκης τε Σάμοιό τε παιπαλοέσσης,
Ἀστερίς, οὐ μεγάλη, λιμένες δ’ ἔνι ναύλοχοι αὐτῇ
ἀμφίδυμοι· τῇ τόν γε μένον λοχόωντες Ἀχαιοί. …».
... C’è un’isola in mezzo al mare, pietrosa, (cit. Ugo Foscolo…! N.d.t.)
che sta tra Itaca e Sami rocciosa, (cit. Ugo Foscolo…! N.d.t.)
Asteris, non grande: in essa ci sono due porti uguali
per navi. Lì gli Achei lo aspettavano. ...
Come si può vedere, l'imboscata dei Proci si svolge in un'isola rocciosa all'interno di uno STRETTO (= πορθμῷ). La parola «ἔνι» = “davanti a” definisce che di fronte all'isola rocciosa ci sono due porti al riparo dai venti dove è possibile tendere un'imboscata, per appostarsi come Doliha (1) e Palaiokaravo (2), in coerenza con la nostra teoria.
Abbiamo l'Asterida di Daskalio (3). Anche i sostenitori della teoria di Thiaki e di quella di Assos hanno un’Asterida. Nel nostro caso abbiamo Asterida in uno STRETTO...
Queste teorie ce ne ricordano altre, un po’ erratiche e casuali, di ricercatori stranieri e locali, che fondamentalmente contrastano con l’idea di riconoscere il realismo dell'epica (che è il punto chiave del nostro approccio), aggiungendo elementi irreali alla geografia omerica. Come nel caso di Asterida. Asterida è in uno stretto, questo ci dice il poema. Tra l'Itaca omerica e l'omerica Sami – la Thiaki contemporanea.
Così, quando Ulisse posizionava le asce, cercando di far passare la freccia attraverso un foro o un angolo, a noi sconosciuto, in modo da non cadere a causa dell'oscillazione posteriore, esse dovevano stare lontane da lui.
Le asce stesse, tuttavia, erano distanti anche tra di loro, poiché il solco scavato da Telemaco per posizionarle era lungo:
πᾶσι μίαν μακρήν, καὶ ἐπὶ στάθμην ἴθυνεν,
ἀμφὶ δὲ γαῖαν ἔναξε. …»
...Per prima cosa sistemò le scuri: scavò un solco,
lungo, uno solo per tutte, e le livellò a filo,
calcando la terra…
Odissea, Canto XXI, versi 120-122
Thiaki che il soggiorno di Poros NON soddisfano le specifiche dell'epopea.
LO SPETTACOLO È FINITO !
1. Itaca si trova nello Ionio centrale e fa parte dell'impero di Ulisse, il cui popolo è quello dei Cefalleni.
2. Di fronte all'Itaca di Omero si trova il Monte Nerito, una grande e alta montagna frondosa.
3. Gli Itacesi vivono nella parte più occidentale dell'impero di Ulisse. La loro zona è bassa e offre incantevoli tramonti.
5. Argo, il cane di Ulisse, oltre alle lepri, cacciava anche caprioli e capre selvatiche, tipiche di aree ampie.
6. Le zattere che trasportavano pecore, capre e buoi erano il mezzo per passare dalla municipalità di Cefalonia a quella di Itaca.
7. Scheria è lontana da Itaca quasi quanto la Tesprozia, punto di partenza per l'oracolo di Dodona. Quindi è Kerkyra. I Feaci portarono Ulisse direttamente da Scheria – Corfù su un litorale già noto dove il fondo sabbioso permetteva di far scivolare a riva metà della nave per l'impeto esercitato dai rematori (Od. libro 13, 114-115). Quindi è Atheras.
8. La distanza tra il recinto dei maiali e il palazzo dovrebbe essere di quattro ore utilizzando il sentiero difficile, e 2,5 ore nel modo abituale. Le dimensioni di Itaca dovrebbero essere grandi poiché la stessa rotta in nave dura dalla mattina al pomeriggio.
9. Le spiagge di Itaca devono essere definite da coste in linea retta poiché il nome Itaca deriva dalla parola omerica Ithys che significa dritto.
10. Atena, quando sostiene in maniera quasi scandalosa Ulisse, Telemaco e Penelope, ha l'aggettivo Pallade, una parola che ricorda Paliki e Roccia vibrante = Kounopetra.
11. Il passaggio a Pilo da Itaca dura una notte. Il ritorno da Pilo a Itaca dura mezza giornata più una notte. Pertanto partenza e arrivo si svolgono in porti diversi e distanti tra loro.
12. I Tafi sono vicini di casa degli Itachesi sulla stessa isola, poiché da lì si va a piedi a Itaca (Odissea, Canto I, verso 173).
13. L'isola di Itaca ha una ricca circolazione di acqua, una grande falda acquifera e i suoi corsi d'acqua scorrono tutto l'anno (Canto XIII, verso 247). Così, gli aridi Erissos e Thiaki sono esclusi.
14. Itaca è un luogo simile a una penisola che comunica con una grande terra da cui si può attraversare a piedi con grande difficoltà (Οdissea, Canto 14, verso 190; Canto 16, versi 59 e 224).
15. L’agguato dei pretendenti per uccidere Telemaco, mentre si dirige da Pilo a Itaca, si svolge nei porti nascosti da un isolotto roccioso in uno stretto, che si trova tra Itaca omerica e Sami omerico. L'isolotto deve essere verso l'Itaca omerica, tra di loro e vicino ad essa, " μεσσηγὺς " (Οdissea, Canto 4, versi 671 e 844-847).
16. Affinché la prova dell’arco abbia luogo, è necessario un ampio spazio. Il palazzo di Ulisse doveva avere dimensioni da palazzetto dello sport (Canto XXI).
Abbiamo esaminato le seguenti aree candidate: Paxos, Lefkada, Assos e Fiskardo, la Itaca contemporanea (Thiaki), Paliki e Poros, a partire da citazioni specifiche nell'Iliade e nell'Odissea; abbiamo concluso che vi sono 16 punti imprescindibili per il riconoscimento geografico della Itaca di Omerto, elenco che abbiamo pubblicato in serie sui media locali e internazionali. I punti includevano un'analisi speciale sui Feaci. La maggior parte delle località menzionati non corrispondono in qualche misura alle descrizioni dei poemi omerici, tranne quella di Paliki.
Abbiamo anche esaminato la teoria inglese di Paliki (Odysseus Unbound – 2005) in cui, a causa del terreno e delle particolari caratteristiche geologiche, NON è dimostrato che Paliki sia stata tagliata fuori dal resto di Cefalonia come isola indipendente. Anche se sembra assomigliare alla nostra teoria, ci sono quattro punti in totale che la fanno rimanere indietro. Tuttavia, è molto meglio di altre teorie che sono in ritardo di oltre dieci punti.
Consideriamo quella del francese Le Noan come una continuazione della ricerca di Gerasimos Volteras su Paliki, migliore delle teorie inglesi perché seguendo lo stesso ragionamento, differisce in quel punto specifico e correttamente non considera Paliki come un'isola indipendente ma una penisola.
In conclusione Itaca omerica è la penisola di Paliki di Cefalonia: considerando che Nikos Livadas risolve anche il punto difficile di Asteris, la nostra teoria è valida per tutti i punti. Dal momento che accetta "Itaca" come nome generico per i domini di Ulisse, tra cui Egilipa e Crocilea ad Erissos, allora l'imboscata di Asteris coinvolse Itaca da una parte e la scoscesa Sami dall'altra parte di uno stretto.
Analiticamente:
Quasi tutto l'elenco dei punti imprescindibili elimina Paxos; e in particolare il punto che Itaca ha bisogno di vaste aree e terreni di caccia al capriolo e alla capra selvatica. Ha bisogno anche della denominazione del popolo di Cefalonia (Cefalonicesi), del monte Nerito, del passaggio dalla municipalità comune di Cefalonia con le zattere e di andare a Itaca a piedi.
Una teoria leggermente migliore - e quindi penultima - è quella dell'Itaca contemporanea, che "regge" il nome a causa dell'errata convinzione che l'Itaca omerica fosse un luogo piccolo. Il capriolo e le capre selvatiche del punto 5 dimostrano il contrario. Anche il piccolo numero di pretendenti si spiega senza sforzo con il fatto che Itaca è la "casa" di Telemaco e Ulisse, così come degli spietati Antinoo ed Eurimaco. Chi altro avrebbe avuto la possibilità di essere un corteggiatore direttamente dalla casa di Ulisse…? Il numero 4 così come gli altri punti sono schiaccianti.
La quinta migliore teoria dopo la nostra, quella inglese, quelle di Assos e Lefkada…., è quella di Poros, che viene eliminata per 10 motivi diversi! Non ci sono isole tra sé e l’Elide; non ha terreni bassi verso Occidente; non c'è accesso via zattera alla municipalità di Cefalonia; ha bisogno di meno tempo per tornare che per andare e non ha un’isola di Asteris all’interno di uno stretto. Inoltre, sulla sua pietra incisa sulla tomba micenea di Poros non c'è uno stemma di cane – Ulisse; bensì di un leone... Così è anche eliminata la possibilità che la tomba sia quella di Ulisse.
Le teorie di Lefkada seguono come più complete. Anche se la forma di Lefkada assomiglia a quella di Paliki e come tale può assorbire alcune delle proprietà omeriche, tuttavia questo approccio è neutralizzato dai primi due punti della lista combinati con l'identificazione di Paliki stesso e da altri fattori. TUTTAVIA, rispetto ad altre teorie quella di Lefkada rimane competitiva.
Siamo rimasti sorpresi di trovare meno argomenti contro quelle di Assos e Fiskardo rispetto a tutte le altre teorie, anche se da lì non si può andare in nessun modo verso la municipalità di Cefalonia per mezzo di zattere, eliminandoli quindi dalla lista dei candidati. Anche Erissos non si trova su un terreno basso. L'orario del viaggio di ritorno da Pilo quasi si adatta (vedi Paliki); diverge sul viaggio di partenza o da Fiskardo attraverso il canale o da Assos circumnavigando Paliki, quasi lo stesso di 220 miglia.
Le teorie inglesi di Paliki hanno solo minime deviazioni da ciò che dice Omero e il loro unico difetto è quello creato da loro stessi. Hanno tagliato Paliki e come tale NESSUNO può andare a Itaca A PIEDI. Tra gli altri problemi presentati da questa teoria c'è quello di collocare l'imboscata di Asteris a Fanari di San Teodoro dopo Lassi.
CONCLUSIONE: Tutte queste sono semplicemente teorie e approcci geografici ai poemi omerici. Tutte - tranne una – hanno la caratteristica di rappresentare una sorta di stordimento storico portare ad una conseguenza sgradevole: il dare un nome a un'isola che si adatta solo minimamente a quello che dice Omero.
Le settanta teorie create nel tempo per l'Itaca omerica nascono da questo, e sono dovute al fatto che l'isola ha preso arbitrariamente il nome – il che è irrilevante rispetto a ciò che Omero dice in ben 12 punti, che è più di tutti (tranne Paxos…!).